Se pensate che la guerra si faccia al fronte vi sbagliate: la guerra è nelle famiglie che da Leopoli a Kiev piangono i loro figli e mariti morti in battaglia, la guerra è nella case popolari sventrate dai missili a Bucha, nei sogni infranti dei bambini in fuga su auto colpite dai carri armati, e anche sui due bambini morti oggi con la donna che li accompagnava fra le case popolari e l'ospedale pediatrico
della periferia di Kiev. La guerra è lontana solo per i leoni da tastiera... E se c'è un fronte in Ucraina che tutte le sere è sui Tg, quello militare, ce n'è uno dimenticato dai media e dalle istituzioni, ma per fortuna non da Dio: è quello della solidarietà. A Dnipro, il fronte dell'arrivo dei profughi, abbiamo nominato nostro ambasciatore Nicola: sarà la nostra "testa di ponte", la nostra "forza speciale", il nostro "avamposto" nella lotta all'indifferenza e alla miseria prodotta da questa guerra.